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Yesbook è da sempre il nostro diario di bordo, il “social network” di casa Tempus Fugit: qui è possibile comunicare e confrontarsi liberamente sulla band che amiamo è più in generale sulla musica.  La netiquette (educazione) è l’unico requisito richiesto per farne parte.

 

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2969 messaggi.
Eddy Eddy pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 13:50:
Butto lì un ulteriore provocazione: come tutti ben ricordate all'interno dei concerti del 35th anniversary tour c'era anche ad un certo punto la parte di concerto acustica, idea che era stata anticipata dall'uscita del DVD YES ACUSTIC. Quindi la domanda è questa: se una tournè completamente acustica fosse stata più alla portata della salute di Jon e magari avvesse fatto venir voglia di partecipare anche a Rick non poteva questa idea costituire un possibilità alternativa di fare un Tour ma con la formazione classica al completo e scegliendo gli spazi più idonei per un tour acustico ?
CTTE CTTE pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 13:04:
La famiglia si ammalò, ho due biglietti prima fila lato Squire del concerto di Milano da vendere a 49.50 euro. Io sarò presente forse con un figlio. La moglie e l'altro figlio no. Chi fosse interessato può contattarmi al 338 9277501 o via e-mail serepino@tin.it Pino
cybetizia cybetizia pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 11:35:
Vorrei rispondere a Mauryes68 e a tutti i detrattori di questa lineup Yes. Non mi dilungo a puntualizzare che la formazione ideale a mio parere resta e resterà sempre quella di Close ma i nostri non hanno dalla loro parte il tempo, che è trascorso in quantità e in modo poco generoso.All'attuale line up io ho dato questa lettura: Jon e Rick sono fuori gioco, ebbene mettiamo Oliver alle tastiere che ricorda tanto fisicamente il padre soprattutto nelle mossette quando sposta la chioma fluente non più bionda ma castanorossa.Un Rick giovane per quelli che se lo ricordavano dal vivo e per quelli che invece non l'avevano mai visto!un'operazione nostalgia insomma. Per Jon, l'inarrivabile Jon, hanno scelto una voce molto vicina alla sua, quella di un giovane fan che ha più cuore, passione ed emozione che bravura ma che rappresenta però tutti noi. Noi che cantiamo in falsetto sotto la doccia le Yessongs senza avvicinarci mai a Jon. Ecco in questo senso credo vada letta la presenza di Benoit in fianco ai colossi Steve e Chris (chissà cosa deve aver provato quando l'hanno contattato??). Benoit siamo noi.Cybertizia
ciao ciao pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 11:33:
questo parallellismo yes-nomadi è interessante :), ma è innegabile che lo facciano per soldi, nella stessa intervista di radio capital chris ci scherza sopra.ma fin li nessun problema, i soldi servono a tutti, però l'intervista su Jam di Jon è chiara: io ero malato, e loro se ne sono sbattuti, e la cosa fa male.Hanno avuto la fortuna di trovare un onesto sostituto live e l'hanno fatto, ma sui risvolti studio della cosa(che apporto creativo darebbero ol wak e benoit?).Idem sul fatto che Jon abbia benedetto l'operazione.Comunque pare che Jon e Rick faranno un concerto in Brasile, chissà cosa salterà fuori! Fossi in Chris a fine tour andrei a trovare Jon e chiuderei questa parentesi tributbandistica, e darci dentro a scrivere (mentre steve sarà in giro col suo trio, davvero INFERMABILE)
Eddy Eddy pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 10:14:
Ciao e Grazie 1000 per la info! Ho appena letto l'intervista a Rick e scusate se sbotto, ma non ho mai capito come faccia un genio ad essere imbecelle oppure un imbecille ad essere un genio. Dentro o fuori dagli Yes, un pò di qua e un pò di là, ora dice che gli Yes non faranno mai più parte della sua vita! Allara questo è un motivo in più per appoggiare la scelta di Steve, Chris e Alan perchè senza questa scelta non ci sarebbe potuto essere nessun Tour celebrativo dei 40 anni degli Yes e non credo che i tre moschettieri rimasti l'abbiano voluto fare solo per fini di LUCRO! Se poi con questa formazione si aprisse anche la possibilità di un nuovo disco, mi dispiace dirlo per Jon, ma in questa scelta c'è in gioco anche la sopravvivenza futura degli YES o come alternativa solo la "fine" definitiva della BAND. Quindi credo che a queste cose poteva pensarci anche Jon prima di ammalarsi, no ? Se dopo il 2004 avessero registrato qualcosa di nuovo ora le cose potrebbero e se il tour per i 40 anni del gruppo fosse saltato per i problemi di salute di Jon nessuno avrebbe fatto drammi perchè comunque si avrebbe avuto la garanzia dell'unità del gruppo e della sua continuità. A questo punto invece mi pare che battere la stessa strada dei NOMADI sia l'unico modo per gli YES di sopprvvivere oltre il loro tempo ormai scaduto... e ben venga se questo accade perchè con 3 elementi originali credo ne valga ancora la pena (Carletti nei Nomadi lo ha fatto praticamente restando l'unico componente originale del gruppo! ... a maggior ragione gli YES, NO ?)
stefano stefano pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 10:00:
Ciao Eddy.... ringraziavo chi e' stato presente al concerto ed e' stato premuroso nello scrivere qualche appunto sulla serata. E' comunque bello leggere tutti quelli che scrivono qui sul forum te compreso naturalmente. Per il concerto al Queen Park Ranger su ebay si trova in vendita, in due distinti volumi. ciao!
mauryes68 mauryes68 pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 9:50:
Dovrebbe essere il concerto al Queen Park Ranger. Con Patrick Moraz alle tastiere. Ho il dvd in versione Japan ( l'avevo comprato anni fa si cdjapan.co.jp). Il concerto è eccellente. Peccato per qualche sbavatura audio...comunque è accettabile.
Eddy Eddy pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 9:37:
Dearest anni fà mi sono lasciato sfuggire un DVD di un raro concerto degli Yes della fine degli anni settanta tenutosi in England (non ricordo la località) ma ricordo che la scenografia era pazzesca: ogni componente suonava all'interno di gigantesche conchiglie aperte. Mo sbaglio ? Qualcuno di voi ce l'ha ? Fatemi sapere.. THANKS SO MUCH
mauryes68 mauryes68 pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 8:49:
Ritengo anche io che è giusto che continuino a suonare live ( non a caso mi vedrò tre concerti di questo tour)solo che potevano farlo senza per forza di cose rompere con Jon. Ma il mondo Yes è sempre stato pieno di sorprese e chisssà che il futuro non ci riservi altre novità. Avevo pianto quando si erano divisi nell'81 ( perchè non li avrei mai visti dal vivo) e invece sono ancora on the road!!! E per fortuna sono ancora piacevoli. E Steve Howe è DIO. Ciao
ciao ciao pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 8:11:
non so se vi è sfuggita l'intervista a rick wakeman, in cui parla anche della situazione degli yes, con parole poco tenere http://www.classicrockrevisited.com/interviewrickwakeman.htm
Eddy Eddy pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 7:43:
It will be a good day... salve a tutti, e grazie per avermi salutato.. ah ahah ha, dw non mi offendo! Anyway scusate se insisto ma volevo porre una domanda (?): dopo il tour per i 35 anni di attività (che è stato veramente lungo) e il meraviglioso DVD doppio LIVE e il precedente documentario dove i nostri raccontano il loro nuovo momento magico e la perfetta armonia ritrovata con la formazione classica, qualcuno mi riesce a spiegare perchè non hanno realizzato in quel momento un nuovo CD di inediti ? Non è stato forse questo un enorme errore che poi ha portato a successive e ulteriori fratture del gruppo di cui oggi siamo testimoni ? Per quanto riguarda Steve, invece volevo aggiungere questa osservazione, anch'io chitarrista ed avendo fondamentalmente avuto nella mia vita solo dui grandi punti di riferimento, ovvero Steve Howe e Pat Metheny. Fondamentalmente trovo in questi due GRANDI un elemente in comune: la ricerca e la sperimentazione continua associata anche al miglioramento continuo.. penso che per Steve come per Pat suonare la chitarra sia un FINE e non un MEZZO e che la loro filosofia sia più o meno questa: se a più di 6a anni suono meglio di quando ne avevo 20, 30, 40 e 50 questo è un ottimo motivo per essere ancora "on the road" con gli YES anche senza Jon Anderson. E' ovvio che l'assenza di Jon è incolmabile perchè nessun cantante può cantare come lui e con la sua ANIMA, quindi la mia speranza e preghiera e si possa ricongiungere al più presto con la BAND. La speranza è l'ultima a morire!! Comunque ricordo che in ITALIA l'unico gruppo che è sopravvissuto così a lungo sono stati soltanto i NOMADI ma la differenza è che Augusto era già deceduto.. non sò.. cosa ne pensate? Grazie a tutti...
stefano stefano pubblicato il 4 Novembre 2009 alle 7:12:
E' stato un buongiorno questo. Leggere i vostri sunti sulla serata che avete vissuto e' stato piacevole. Beh, le critiche possono essere costruttive, io sarei andato (stasera...) a Roma ma non posso anche se questi YES proprio YES non sono. Grazie al Coach, a Gates, a cybertizia e al grande geno(ano)vese Maurizio. Io spero come te che il Divino e gli altri si riavvicinino e si mettano a fare un bel disco nuovo, c'e' ancora bisogno di YES in questo mondo musicale davvero sterile.... ciao a tutti!
mauryes68 mauryes68 pubblicato il 3 Novembre 2009 alle 22:51:
Se vi siete persi l'intervista fatta da Mixo (per Radio Capital) a Chris e Benoit la trovate qui: http://www.capital.it/capital/multimedia/musica/Chris-Squire-e-Benoit-David/17934176 Yessaluti
mauryes68 mauryes68 pubblicato il 3 Novembre 2009 alle 19:16:
Diciamolo: MANCAVA JON ANDERSON!!!!!! Passi per il tastierista ( ho sentito di peggio da Tony Kaye), ma l'assenza del cantante è pesata come un macigno. Posso perdonare la mancanza di carisma e personalità a Benoit, ma non gli errori grossolani che,uno come lui, non deve permettersi.Mi spiego meglio: l'unica cosa che si chiede ad un sostituto di Jon è l'esibizione perfetta. In fin dei conti solo quello deve saper fare: cantare le composizioni degli Yes in maniera impeccabile!!!! A differnza di Trevor Horn che assieme a Geoff Downes era entrato negli Yes per fare un disco e relativo tour, il buon Benoit è solo stato chiamato per cantare in concerto e ovviamente deve farlo bene. Capirei le incertezze se fosse stato un novizio ma ormai ha più di 60 concerti sulla schiena con la band e non può cannare il testo di Heart of the sunrise!!! A parte questo l'esibizione è stata piacevole anche se il solo Steve è risultato al top della forma. Squire era decisamente sottotono, ma la sua personalità sul palco ha cancellato qualche piccola sbavatura. Alan White suona in questa modo da anni, ma tutto sommato mi sta bene così. Per quanto riguarda la scelta di Oliver,beh, era già stata decisa per il tour cancellato a causa della malattia di Jon. Un'operazione di marketing ( con piccolo inganno): I Nomi suoi manifesti per il tour de 40 anni sarebbero stati: Anderson-Howe-Squire-White-Wakeman! Decisamente di altro impatto se al posto di Wakeman ci fosse stato Brislin. Per l'ennesima volta abbiamo una scaletta monca dove non figura neanche una suite (Close,Awaken, Science of God,Ritual)e dove i nostri suonano praticamente tutti i loro classici (a parte Trooper) conl'aggiunta di qualche novità. Proprio queste ultime valgono il prezzo del biglietto:Tempus Fugit ma sopratutto Astral Traveller e Machine Messiah. Sarà un caso ma 2 delle tre canzoni migliori della serata non sono mai state cantate da Jon? Di conseguenza i paragoni muoiono sul nascere!!! Sono contento di andare a vederli anche a Milano e Londra ma mi chiedo perchè hanno fatto questo tour a nome Yes! Dovevano chiamarlo come in origine avevavo pensato :Howe,Squire & White An evening with the Yes Music. Forse i rapporti con il Divino non si sarebbero complicati e a quest'ora starei a sognare il nuovo album con Anderson alla voce!!!E dopo un breve tour trionfale avrebbero potuto scrivere la parola fine a quel mondo affascinante, magico e immaginifico ( x dirla alla Di Cioccio) che ci ha donato la DIVINITA' YES!! Distinti Yessaluti da Maurizio di Genova
cybertizia cybertizia pubblicato il 3 Novembre 2009 alle 18:28:
Serata memorabile quella di ieri sera a Vicenza. Passa il tempo ma Steve e Chris restano dei virtuosi eccezionali e travolgenti. L'impressione avuta è che dopo un inizio per la verità un po'incerto e stanco a mano a mano che il concerto prendeva forma e il ritmo incalzante di certi brani, Your is no disgrace e Tempus fugit fra le cose migliori proposte in scaletta,la nostalgia che si respirava intorno era veramente poca perchè lo spettacolo proposto è stato di altissimo livello con musicisti che non si sono ripoarmiati per le 2 ore complessive di spettacolo offerto. Oliver e Benoit sono l'anello debole del gruppo ma il momento storico del gruppo sembra abbastanza preoccupante con Rick e Jon così acciaccati e con il rischio anche di non vederli insieme agli altri per chissà quanto tempo. Questa considerazione mi ha fatto correre a Vicenza per apprezzare comunque i due giganti di cui prima perchè vederli sul palco suonare in quel modo è sempre di grande grandissimo effetto.Cybertizia
Coach George Coach George pubblicato il 3 Novembre 2009 alle 17:46:
per Mauryes68: GRAZIE DELLE FOTO!
Coach George Coach George pubblicato il 3 Novembre 2009 alle 17:41:
Mi riservo di elaborare più tardi la mia opinione sul concerto di Vicenza di ieri sera. Per ora lascio un commento stile sms: "Dopo che dal 1973 sono il sottofondo musicale della mia vita, agli Yes perdono una prestazione sottotono, con poca voglia di fare, insomma li ho sentiti molto meglio tante altre volte, che una serata opaca ci sta: 6 politico, per affetto, stima e infinita riconoscenza" Giorgio
Eddy Eddy pubblicato il 3 Novembre 2009 alle 15:19:
Salve a tutti, sono Eddy (Fan degli Yes praticamente dalla mia nascita nel 1967 quindi da quando avevo praticamente 1 anno!) strano direte voi... e invece non più di tanto perchè quando non esisteva ancora la televisione commerciale dell'attuale presidente del consiglio la grande RAI 2 degli anni 70 il genere progressive lo faceva ascoltare abbastanza frequentemente (dulcis in fundus il famoso concerto per Demetrio Stratos a Milano trasmesso in diretta nel 79 e da cui è stato tratto anche il recente DVD) Ringrazio Gates per la recensione di ieri sera (stavo freneticamente cercando in rete qualcuno che ne parlasse e poi mi sono ricordato di questo sito che avevo visitato alcuni anni fà e quindi eccomi qui!)... io vorrei dire che non potendo essere presente a nessuna delle 3 date italiane di questo "in the present" italian tour mi sono andato ad ascoltare alcuni video su youtube e da questi mi sono fatto la seguente idea: condivido appieno quanto scritto da Gates ovvero che Olier W. benchè figlio di Rick non sia all'altezza pe suonare con gli YES quindi anch'io avrei preferito Khoroshev (a Bologna al Palasavena c'ero ed è stato un concerto memorabile, lo stesso del DVD House of Blues per intederci) o Brislin che mi aveva impressionato per la sua bravura nel DVD DEL CONCERTO tenutosi ad Amsterdam nel corSo del tour di MAGNIFICATION insieme all'orchestra sinfonica. Nonostante anche per me Steve sia un Dio nel senso che è sempre stato un mio idolo come chitarrista (I play the guitar too), però devo ammettere che senza Jon e Rick non sono più gli stessi Yes del 35th anniversary tour.. io credo che quel tour sia stato l'apice per gli Yes anche se gia con The Ladder e Magnification essendoci comunque la presenza Jon (mancava solo Rick) il livello della band era già tornato altissimo. Da quello che posso ascoltare on-line mi rendo conto che Howe-Squire-White sono i soliti straordinari musicisti ma le stecche di Benoit e Oliver rovinano un tantino lo show nel suo complesso: questa almeno è l'impressione che si ha ascoltanto su internet mentre forse dal vivo non è così. Mi sbaglio forse ? Anyway un abbraccio a questa bella YesFamily... Bye for now Eddy
Gates Gates pubblicato il 3 Novembre 2009 alle 13:11:
Allora, comincio io. Prima di tutto, grazie a Mauryes68 che ho finalmente conosciuto: grande e simpatico Yes-addicted davvero, e grazie dell'omaggio ancora una volta. Poi, ci racconti come è andato il back stage? Ciao anche a coach George e a Cristiano, che ho rivisto dopo la Yes-Cena di Venezia di qualche tempo fà. Il concerto. Veniamo subito a Benoit: ottimo, direi! Ok, non è il mitico Jon e non lo potrà mai essere, lo sappiamo tutti. Vabbè, un paio di volte si è perso (brevemente) per strada. Io, però, direi di adottarlo sicuramente: fingiamo che (dopo Oliver Wakey, figlio del grande Rick) ci sia anche Benoit, figlio del grande Jon. La voce sicuramente c'è (in molti tratti, chiudendo gli occhi, sembrava proprio Jon)la presenza scenica è sufficiente, il carisma non importa. Se Jon, a quanto si sente, non è più in grado di affrontare un vero tour, Benoit va benone. Wakeman figlio non è suo padre, tranne che per i capelli fluenti, e mi fermo qui. Anzi no, richiamare Khoroshev o Brislin? HOWE-SQUIRE-WHITE, i tre YES di Drama. White, sempre il solito motore diesel. Squire, un dio del basso, sempre e comunque, anche se di tanto in tanto la panza ne sfiata un pò la verve. Ma la maestria è intatta, ed il carisma anche. Ho scritto maestria? Allora mi viene in mente il dio Steve Howe: F A N T A S T I C O !!!! solo lui vale la pena del biglietto. Ho visto una decina di concerti degli Yes, tutti con Lui, ma mai visto in questa forma, con questa grinta, con questa voglia di suonare ed inventare: addirittura, ha suonato OOALH con il piacere (forse) di farlo. A 60 anni "suonati" (permettetemi il gioco di parole) è un dono dal cielo, questo uomo! Gli Yes si possono ancora chiamare YES, finchè SH suona così. Grazie Steve per le emozioni che ci hai scaraventato addosso ieri sera. Per me, top della serata: Tempus Fugit suonata a perdifiato, con quel giro di basso di Squire più veloce della luce (ma come fa?), ancora di più una cupa e potentissima Machine Messiah (primo brano prog-metal della storia. Sempre emozionante AYAI (molto ben eseguita) e SSOTS. E venerdì, bisso e vado anche a Milano. Che botta di YES!!!!
stefano stefano pubblicato il 3 Novembre 2009 alle 8:00:
Appena avete tempo, modo e voglia..... raccontate.... grazie!

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